Bambola
Piccole riproduzioni della figura umana,
erano diffuse fin dall’antichità come simboli religiosi,
come oggetti per riti funebri, come giochi per bambini.
Plasmate nell’argilla, scolpite nel legno e nell’avorio,
ritagliate nel cuoio e nel tessuto, sono state ritrovate
nei luoghi di sepoltura di tutto il mondo.
I greci e i romani componevano per i loro bambini
bambole con gli arti mobili.
Nell’Europa del 1300 comparvero bambole di grande realismo
destinate al presepio, e nello stesso secolo
si diffuse anche la bambola per provare modelli di abiti,
usata nelle sartorie sino alla fine del 1800.
Gli Indiani d’America Hopi e Zuni rappresentavano
i loro folto pantheon con le bambole d’oro chiamate Kachina e
realizzavano le bamboline lignee Tikus,
fantasiosi giocattoli educativi per i bambini.
“Bambola” è sinonimo di tenerezza e bellezza femminile
e da oggi è anche un gioiello portafortuna.
Rita Stucchi Pedrini
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